Come il focus delle aziende si sta spostando sulla persona e sull’equilibrio vita privata-vita professionale, concepito volano per la produttività.
Wellbeing aziendale: di cosa parliamo e perché è così importante?
Le aziende del futuro sono quelle che pongono al centro la persona, quelle che consentono ai dipendenti di svolgere le loro attività in un ambiente confortevole, permettendo loro di mantenere bassi livelli di stress e focalizzandosi sul benessere psico-fisico dei lavoratori.
«Diversi studi evidenziano un legame diretto tra i livelli di produttività aziendale e lo stato generale di benessere dei dipendenti» – International Labour Organization (ILO) sul tema Wellbeing.
Il wellbeing aziendale è parte della più ampia sfera del welfare e ricomprende una serie di aspetti quali la salute fisica del lavoratore, il suo stato mentale e le condizioni di lavoro in cui opera, intese più in generale come ambiente di lavoro.
Si tratta concretamente di un programma di azioni, iniziative e servizi pensati all’interno di un quadro di cultura d’impresa fondato sui di valori di fiducia, condivisione, senso di appartenenza, con lo scopo primario di favorire il benessere psico-fisico dei collaboratori.
Il wellbeing aziendale: quali ritorni sul business?
Aziende che investono in politiche di wellbeing aziendale possono enumerare diversi vantaggi documentati: primo su tutti la produttività.
Dipendenti più soddisfatti e sereni sono dipendenti che lavorano meglio ed in modo più efficace. È un’equazione relativamente semplice, che tuttavia richiede il coinvolgimento e l’impegno costante della leadership aziendale per assicurarne l’equilibrio ed il mantenimento nel tempo.
Le condizioni di lavoro dei dipendenti incidono in maniera diretta non solo sulla produttività, ma anche sulla reputazione e sull’immagine aziendale, verso clienti, fornitori ed in generale tutti gli stakeholders: le logiche di Employee Experience devono puntare ad essere sempre più innovative ed efficaci, capaci di far sentire il singolo parte di un disegno più ampio e allo stesso tempo libero di esprimere il proprio potenziale e la propria creatività in un contesto inclusivo ed accogliente.
Un’azienda fatta di persone felici di farne parte è un’azienda che avrà minori tassi di assenteismo, e nel lungo termine, un minor turnover rate perché i suoi dipendenti vorranno continuare a farne parte. Tutto ciò renderà anche più semplice reclutare nuovi talenti, perché i candidati al giorno d’oggi valutano con sempre maggior attenzione le caratteristiche ed i valori delle aziende mentre ricercano offerte di lavoro. E le nuove generazioni, in particolare, sono alla ricerca sempre più spesso aziende che offrano condizioni di lavoro flessibili e con un clima interno all’organizzazione piacevole e stimolante. Negli ultimi tempi infatti si assiste sempre più spesso al fenomeno del job hopping, riferito per lo più ai giovani che cambiano frequentemente azienda proprio alla ricerca di politiche di wellbeing e dell’equilibrio lavoro-vita privata.
Un fenomeno globale che emerge con chiarezza dal Deloitte Global 2021 Millennials and GenZ Survey “A call for accountability and action”: su un campione di 10.000 nati tra il 1983 ed il 1994, ben il 43% di loro è intenzionato a cambiare lavoro entro i primi 2 anni dall’assunzione. Un dato che, se sommato all’attenzione di Millennials e GenZ per le tematiche di sostenibilità e cambiamento climatico, rende evidente la necessità per le aziende di spostare il proprio focus dal profitto alla persona, dimostrando sensibilità ed attenzione alle problematiche di diversity, equity and inclusion ed il proprio impegno concreto a minimizzare l’impatto dell’attività umana sulle risorse. Il wellbeing ed il welfare aziendale vanno così a costituire un importante pilastro della Corporate Social Responsibility, grazie all’investimento di risorse rivolto alla collettività ed al bene comune.
The Deloitte Global 2021. Millennial and GenZ Survey[/caption]
Il digital wellbeing: il benessere psico-fisico in chiave digitale
Nell’era dello smart working e delle sue varianti ibride, è necessario prendere in considerazione tutte le tecniche possibili di Employee Engagement per assicurarsi di saper mantenere alta la motivazione del personale e garantire ai dipendenti che continuino a sentirsi parte di un disegno più ampio, anche senza la presenza costante nei locali aziendali.
Le aziende più innovative investono in programmi di wellbeing appoggiandosi alla tecnologia più all’avanguardia in grado di elaborare percorsi digitali per migliorare il coinvolgimento e la partecipazione dei collaboratori, indipendentemente dalle modalità di lavoro: Glickon wellbeing è lo strumento che serve alle imprese per costruire esperienze di valore per i propri dipendenti, grazie all’implementazione di vari tool declinabili in maniera flessibile alle necessità di ogni impresa.
Glickon wellbeing offre l’opportunità di gestire con semplicità ed efficacia un piano di digital wellbeing a 360 gradi, fornendo survey dedicate al personale, analisi specifiche per misurare il livello di motivazione ed il coinvolgimento dei dipendenti, percorsi di learning e momenti di condivisione, sentiment analysis puntuali elaborate con il supporto dell’IA.
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