La gestione del personale è una sfida cruciale per le organizzazioni in tutto il mondo. Comprendere le dinamiche di "employee turnover" e "employee attrition" è fondamentale per garantire il benessere e la produttività della popolazione aziendale. In questo articolo, esamineremo le differenze tra questi concetti, esplorando anche temi come il work-life balance, la stagnazione della carriera, l'assenteismo, il disengagement e le exit interview.
Employee Attrition vs Turnover: due facce della stessa medaglia
- Employee Turnover: conosciuto anche come il tasso di rotazione del personale, rappresenta la percentuale di talenti che lasciano un'organizzazione in un determinato periodo. Questo comprende sia le separazioni volontarie che quelle involontarie. Secondo uno studio condotto da Work Institute, il turnover costava alle aziende statunitensi un enorme 600 miliardi di dollari nel 2019.
- Employee Attrition: si concentra principalmente sulle separazioni volontarie dei talenti, come dimissioni, pensionamenti o la ricerca di nuove opportunità. Questo aspetto si lega strettamente alla volontà dei talenti di cercare nuovi orizzonti o affrontare cambiamenti nella loro vita professionale.
Impatto sulla produttività aziendale
Un alto tasso di turnover può essere segno di problemi organizzativi, insoddisfazione tra i talenti o un ambiente di lavoro tossico. Questo può portare a un notevole disimpegno nella popolazione aziendale. Secondo il report Gallup "State of the Global Workplace," solo il 15% dei talenti nel mondo si sente impegnato nel proprio lavoro.
Il disimpegno può comportare una drastica riduzione delle prestazioni e un aumento dell'assenteismo. Secondo la CIPD (Chartered Institute of Personnel and Development), l'assenteismo costa alle aziende britanniche circa il 6,9% della retribuzione totale nel 2020.
Stagnazione della carriera e work-life balance
La stagnazione della carriera è un fattore critico che può spingere i talenti a cercare nuove opportunità. Il desiderio di progredire professionalmente è comune tra i professionisti e, se non soddisfatto, può portare alla ricerca di nuove sfide altrove.
Un altro elemento cruciale è il work-life balance. Uno studio condotto da Glassdoor ha rivelato che il 72% dei professionisti statunitensi considera il work-life balance un elemento fondamentale nella valutazione di una nuova opportunità di lavoro. Un miglior equilibrio tra vita professionale e personale può influenzare notevolmente l'attrition, mantenendo i talenti impegnati e soddisfatti.
Exit Interview e soluzioni pratiche
Per comprendere appieno i motivi dell'attrition e del turnover, le exit interview svolgono un ruolo fondamentale. Queste interviste consentono all'organizzazione di raccogliere feedback preziosi dai talenti in uscita e apportare miglioramenti significativi.
Per ridurre il turnover e l'attrition, è fondamentale promuovere un ambiente di lavoro positivo, garantire opportunità di crescita professionale, supportare un sano equilibrio tra vita professionale e personale e ascoltare attentamente i talenti attraverso le exit interview.
In conclusione, employee turnover e employee attrition sono due sfaccettature della gestione delle risorse umane che richiedono attenzione. Comprendere queste dinamiche è essenziale per migliorare la soddisfazione dei talenti e la produttività aziendale. Investire nel benessere dei talenti è un investimento per il successo a lungo termine dell'organizzazione.
Prevedere il talento che pensa di andarsene
Conduci delle exit interview
L'Exit interview sono generalmente riservate alle separazione volontarie tra aziende e popolazione aziendale. Sono un modo per approfondire il motivo per cui i dipendenti lasciano l'organizzazione e per prevenire il futuro turnover. È importante porre le giuste domande.
Ecco alcuni esempi:
- Com'è stato il rapporto professionale con il tuo manager?
- Il lavoro era in linea con le aspettative pre-assunzione?
- Il lavoro era allineato con i tuoi obiettivi personali?
- Ti abbiamo fornito gli strumenti necessari per il successo?