Cos’è la Gender Equality e come misurarla in azienda. Dal Gender Equality Plan ai vantaggi per le aziende, ecco come e perché promuovere la parità di genere nei contesti organizzativi.
Una panoramica sul tema della Gender Equality
Sempre più centrale nel panorama del mondo del lavoro, la parità di genere si affianca ad altri temi di grande rilevanza per le aziende. Insieme a sostenibilità, benessere aziendale, attenzione alla diversità e conciliazione tra vita privata e lavorativa, quello della Gender Equality è divenuto un parametro cardine su cui poter imperniare anche le probabilità di successo di un’impresa.Nello specifico, per Gender Equality si intende la “parità di trattamento e opportunità di uomini e donne in tutte le sfere sociali”. Riconosciuta come diritto fondamentale dalla Dichiarazione universale dei diritti umani dell’ONU, coincide con l’Obiettivo 5 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. È inoltre centrale all’interno del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del Governo italiano, che include proprio la “parità di genere” tra le missioni da portare a termine. Sebbene riguardi tutti gli aspetti della vita di una persona, il tema dell’uguaglianza di possibilità tra donne e uomini risulta particolarmente rilevante per l’ambito lavorativo. È qui che infatti si registra maggiormente il gap di genere, ovvero la differenza di opportunità, a sfavore delle donne, in termini di accesso al lavoro, trattamento salariale, possibilità di crescita e di ricoprire ruoli di leadership ed anche di mantenimento del posto di lavoro. Tuttavia, sono numerose le aziende che oggi stanno intensificando il proprio impegno nella creazione di contesti di lavoro più inclusivi.
Focalizzando l’attenzione in maniera specifica sull’Italia, ad esempio, dal Bloomberg Gender Equality Index 2022 risulta che le aziende nazionali stanno compiendo importanti passi in avanti nella promozione dell’uguaglianza di genere. L’indice misura diversi aspetti degli ambiti aziendali, tra cui leadership femminile, uguaglianza retributiva di genere, cultura inclusiva a favore delle donne e politiche contro le molestie sessuali. L’Italia, rispetto a tali indicatori, si posiziona meglio di Francia, Germania e Spagna. Infatti, l’incremento di azioni, interventi e politiche intraprese a favore della parità di genere si registra in ben 21 realtà organizzative, tra cui a2a, Acea, Enel, Intesa Sanpaolo, Iren, Eni, Erg e Inwit.
Rilevanza della parità di genere nei contesti di lavoro
L’odierna centralità della tematica emerge anche dal fatto che la parità tra uomini e donne rientri tra gli elementi indispensabili per accedere ai finanziamenti del programma Horizon Europe. Per parteciparvi è infatti necessario disporre del Gender Equality Plan (GEP), documento formale che illustra l’insieme delle azioni e dei cambiamenti strutturali con cui un’organizzazione affronta e gestisce la promozione della parità di genere.
Tramite il documento, gli enti pubblici che desiderano partecipare ai bandi 2022 per la ricerca in Europa devono dar conto di interventi e programmi intrapresi per favorire l’equilibrio lavoro-vita privata, la parità di genere nei processi decisionali, le pari opportunità nel reclutamento delle risorse e nei percorsi di carriera, gli approcci e le misure attuate contro la violenza di genere nei posti di lavoro.
Attualmente richiesto per gli enti pubblici, ma comunque raccomandato anche per le aziende, a partire dal 2023, il Gender Equality Plan sarà obbligatorio per tutte le organizzazioni, pubbliche e private, interessate ad accedere a tali programmi di finanziamento.Al di là della richiesta formale del GEP per l’accesso a nuovi canali di finanziamento nell’ambito della ricerca, dare contezza in maniera chiara e trasparente di ciò che un’azienda fa per favorire la parità di genere ha ritorni positivi anche in termini di immagine e reputazione. Sono numerosi, in tal senso, gli studi che dimostrano come orientamento alla parità di genere e performance aziendali siano correlati positivamente anche rispetto ai risvolti di tipo economico-finanziario e di gestione efficace delle risorse umane di un’organizzazione.
Misurare il livello di Gender Equality in azienda
Ma è possibile capire, in maniera precisa ed attendibile, quanto un’azienda sia concretamente impegnata a favorire uguaglianza e parità tra uomini e donne? La Gender Equality è in realtà oggi un parametro misurabile ed anche certificabile. Diversi strumenti e processi di misurazione e valutazione sono nati proprio per analizzare, in maniera quali-quantitativa, l’impegno delle organizzazioni verso la parità di genere. Tra le finalità delle operazioni di misurazione anche il rilascio del noto “bollino rosa” alle imprese che si attivano per ridurre le disuguaglianze di genere.
Fra le Certificazioni più prestigiose vi è, ad esempio, quella rilasciata dallo Winning Women Institute, che ha già certificato aziende come Allianz Partners, Cameo, Humana, Biogen, Sanofi, BNP Paribas Cardif e molte altre. Si tratta del Dynamic Model Gender Rating e misura 4 indicatori:
- Opportunità di crescita per le donne, che analizza quante donne lavorano in un’azienda e quali ruoli ricoprono;
- Equità salariale, che confronta l’entità delle retribuzioni riconosciute a uomini e donne, a parità di anzianità e ruolo;
- Politiche per la Gender Diversity, ovvero i programmi e gli interventi attuati sia per promuovere la presenza femminile in azienda, che per favorire una cultura maggiormente inclusiva;
- Policy per la genitorialità, che fa riferimento alle azioni dell’impresa tese a facilitare flessibilità e conciliazione tra lavoro e vita privata e valuta anche la presenza di Piani di welfare aziendale orientati a supportare le dipendenti donne nella gestione delle questioni personali e familiari.
Tali indicatori, utilizzati in maniera simile anche da altri strumenti certificatori, possono dunque rappresentare le principali dimensioni da sottoporre ad analisi nelle aziende che intendono avviare una riflessione sul proprio livello di Gender Equality. Inoltre, rappresentano rilevanti tasselli, da sondare anche mediante strumenti di People Analytics, con cui delineare un quadro esaustivo del contesto aziendale. Dal quale poter partire per prendere decisioni efficaci mirate sia ad una più efficace gestione delle Risorse Umane, che al miglioramento di business e performance aziendali.
Scopri di più su glickon, la piattaforma di People Experience & Analytics che aiuta le aziende a costruire un'esperienza di lavoro migliore, per candidati e colleghi, grazie a un approccio data-driven e a esperienze semplici e coinvolgenti.