Employee Value Proposition: i vantaggi strategici di offrire una proposta professionale di valore ai propri dipendenti.

Il focus HR sulla persona porta inevitabilmente le aziende a ragionare in termini di Employee Value Proposition: approfondiamo insieme il significato di questo concetto e quali impatti ha sul business.

Cos’è l’Employee Value Proposition?

Nell’era dell’Employer Branding sentiamo spesso parlare di EVP: Employee Value Proposition, o Employer Value Proposition, se vogliamo porre il focus sul lato aziendale. Sappiamo realmente di cosa si tratta? Possiamo definire l’Employee Valuer Proposition come la percezione che i dipendenti hanno della loro esperienza lavorativa sulla base della cultura aziendale, dell’offerta professionale che l’impresa offre ai suoi lavoratori, nel suo complesso. A comporre la reale proposta di valore dell’azienda concorre anche la percezione esterna dell’organizzazione, quella che i candidati si fanno in base alla Corporate Image.

Di fatto, possiamo immaginare l’Employer Value Proposition come la proposta compensativa, fatta di offerta economica, servizi e benefit, ma anche di valori, principi e iniziative che l’azienda propone al dipendente in cambio delle abilità e competenze che il lavoratore porta all’interno dell’organizzazione.
È un insieme di fattori – tangibili e intangibili – che l’azienda mette in campo per soddisfare le necessità e le aspettative dei suoi dipendenti: questi fattori insieme concorrono a formare l’idea che il dipendente ha del valore del suo posto di lavoro.

Fondamentale per la costruzione di questo concetto è il suo allineamento alla comunicazione e al marketing: senza una strategia coerente che trasmetta appieno il valore della proposta professionale e la sua unicità, anche le migliori intenzioni da parte dell’impresa possono risultare poco attraenti agli occhi di candidati e dipendenti, fallendo nel traguardare gli obiettivi di HR brand e di Employer Brand Proposition.

Come si costruisce un’Employee Value Proposition vincente?

L’ambiente professionale è una realtà in continuo movimento, fluida e dinamica, in cui non è pensabile erogare un premio ai dipendenti in maniera asettica e uniformata ed aspettarsi automaticamente la loro lealtà e soddisfazione: le persone cercano proposte professionali allettanti e stimolanti, in cui sognare di poter mettere a frutto le proprie competenze sentendosi coinvolti in un progetto più ampio, di cui la retribuzione o i premi economici sono solo una parte.

Il Global Talent Trends Report di LinkedIn 2022 mette in evidenza che la principale value proposition per i dipendenti è l’offerta di un buon equilibrio fra lavoro e vita personale (63% dei rispondenti), seguita da retribuzione e benefit eccellenti (60%) e dalla cultura aziendale (40%). [Campione dati: sondaggio su 20.000 utenti]

È importantissimo che la leadership e l’HR, all’interno di una più ampia strategia di Employer Branding, per dotarsi di un’Employee Value Proposition che sia unica e differenziata dalla concorrenza, valutino come primo passaggio l’ascolto dei propri dipendenti: capire quali sono le loro aspettative, le loro necessità, le loro insoddisfazioni professionali è cruciale per formulare una proposta autentica ed efficace, che colmi i punti di debolezza dell’organizzazione ed incontri il più possibile i desiderata delle persone.

L’Employee Value Proposition esiste nel momento in cui esiste un business strutturato in un’organizzazione: quello che serve alle aziende è una strategia efficace che renda la propria proposta interessante e coerente con i principi della leadership e gli obiettivi di risultato.

Dopo aver individuato le aree su cui agire, è necessario un matching con gli obiettivi dell’azienda e le possibilità d’azione in campo compensation & benefit, organizzazione del lavoro flessibile, opportunità di carriera, welfare e wellbeing, cultura aziendale, Corporate Social Responsibility. Queste sono le tematiche d’intervento principali che concorrono nel loro insieme a costruire la miglior Employee Value Proposition possibile.
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La flessibilità è un fattore relativamente nuovo ma divenuto di primaria importanza negli ultimi mesi: il già citato Global Talent Report di Linkedin 2022 evidenzia che la flessibilità è una value proposition essenziale per le aziende. Dal 2019 al 2021 si registra un aumento dell’83% del numero di offerte di lavoro che menzionano la flessibilità tra i loro tratti principali: è questo un tema di estrema importanza soprattutto per le Generazioni Millennials e GenZ.

Quali ritorni sul business da un’Employee Value Proposition di successo?

Una buona Employee Value Proposition genera diversi vantaggi a favore delle imprese più accorte: primo su tutti la retention dei propri talenti migliori, con una riduzione del turnover legato all’insoddisfazione professionale.

Allo stesso modo un Employer Value Proposition di successo, inserita in una valida strategia di Employer Branding, ha la funzione di attrarre i candidati migliori, quelli con profili più facilmente in linea con i valori aziendali, facilitando il processo di recruiting.

L’impatto generato dall’Employer Value Proposition si riflette quindi anche sui costi, permettendo risparmi sui costi del recruiting: inoltre, dipendenti più coinvolti e con un livello di engagement maggiore sono più produttivi e garantiranno migliori performance.

Non meno importante l’aspetto comunicativo: un Employee Value Proposition efficace permette di differenziare il proprio brand da quello della concorrenza, permettendo un miglior posizionamento sul mercato con l’effetto di facilitare l’incontro tra domanda e offerta nel mercato dei talenti.

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