L’employee experience: le aziende innovative mettono la persona la centro delle loro strategie e delle loro decisioni. Come migliorarla e renderla un vantaggio rispetto alla concorrenza?

L’employee experience: di cosa si tratta?
Proviamo ad immaginare cosa ci lascia l’esperienza di un viaggio: le relazioni che si creano, le persone che si sono incontrate, le sensazioni che si provano, le gratificazioni che si ricordano. Ora pensiamo a questo viaggio non in un paese lontano, ma nella nostra azienda: l’employee experience è l’equivalente di un percorso di viaggio, che fa sentire la persona parte di un progetto, valorizzata ed apprezzata, motivata e soddisfatta. Siamo ben oltre la semplice gestione delle risorse umane: per garantirsi i migliori talenti sul mercato e mantenere in azienda menti creative e brillanti occorre strutturare e realizzare un’esperienza che sia unica e irripetibile, supportata dalle tecnologie più innovative e da processi ottimizzati.
Parliamo di un insieme di aspetti molto differenti tra loro che rappresentano a 360° la realtà lavorativa: l’organizzazione del lavoro, gli strumenti in dotazione, i processi e le procedure in essere, le interazioni con colleghi e collaboratori, il coinvolgimento nelle decisioni aziendali, le opportunità di carriera e di crescita personale e professionale.
L’employee experience è ciò che rende l’impresa un posto desiderabile dove mettere a frutto le proprie competenze e sperimentare il proprio talento, sentendosi valorizzato ed orgoglioso di lavorare in un ambiente confortevole e affidabile.
Come migliorare l’employee experience?
Per rendersi attraenti agli occhi dei candidati sul mercato non basta una buona strategia di corporate image: l’esperienza del dipendente è un vissuto che è il frutto di un’attenta pianificazione e di una precisa realizzazione. L’Employee Experience accompagna il dipendente dal primo contatto con l’azienda fino alla sua uscita: è un percorso che contiene al suo interno vari aspetti, ciascuno da pianificare e gestire pensando a valorizzare e supportare la persona, per renderlo un journey unico.
In aiuto all’HR per strutturare un’employee experience efficace c’è la tecnologia: gli strumenti digitali sono un aiuto preziosissimo per offrire al dipendente un modello organizzativo flessibile ed un carico di lavoro bilanciato. Ma non solo: tra gli strumenti a disposizione vi sono software di performance management, 360° feedback, survey di soddisfazione, welcome/exit interview, analisi quantitative e qualitative su modelli di People Analytics. Si tratta spesso di tecniche che migliorano l’employee engagement, favorendo il coinvolgimento dei dipendenti e promuovendo la cultura del feedback a tutti i livelli organizzativi.
Tra le “100 migliori aziende per cui lavorare” secondo Great Place to Work, l’Employee Engagement è in cima alle priorità.
Le aziende migliori e più brillanti agli occhi dei loro dipendenti non si sono “limitate” ad alzare stipendi ed offrire bonus stellari: hanno investito nel creare un posto di lavoro desiderabile, promuovendo valori come l’inclusione, l’ascolto attivo, la cura e l’empatia verso i colleghi.
Il vero segreto delle aziende risultate migliori è stato “ascoltare” ed abbracciare le esigenze delle persone, supportandole con fiducia ed offrendo loro un posto di lavoro che non sia soltanto la fonte dei loro guadagni famigliari ma il posto dove sentirsi “a casa” fuori casa.
L’inclusione è il valore più apprezzato, insieme all’autentica “cura” verso le persone dimostrata attraverso iniziative concrete, programmi di upskilling mirati, valori condivisi e promossi a tutti i livelli dell’organizzazione in maniera coerente e trasversale, ma soprattutto concreta e tangibile. Esattamente quanto si può trovare in Glickon glow: molte funzionalità in un layout semplice e diretto, per strutturare il piano di Employee Engagement più adatto alla propria azienda.
Employee Engagement: quali ritorni?
Essere in grado di offrire un’esperienza di Employee Engagement di valore, al giorno d’oggi, significa avere dipendenti che lavorano meglio e proporsi nel mondo del recruiting con un biglietto da visita invitante ed attraente.
Investire su un piano di Employee Engagement ben strutturato si traduce in un ritorno aziendale vantaggioso sotto molteplici aspetti: una consistente riduzione del turnover, dipendenti che consiglierebbero volentieri la loro azienda ad amici, conoscenti, potenziali clienti e fornitori, lavoratori che si recano sul posto di lavoro con serenità, sentendosi psicologicamente in salute ed in grado di performare al massimo del loro potenziale senza stress, persone che affermano con serenità che la loro azienda è un ottimo posto in cui lavorare e che si prende cura di loro con attenzione e sensibilità, in perfetta chiave Employee Advocacy.
Non dimentichiamo poi che un’employee experience efficace ed interessante rende l’azienda un posto attraente agli occhi dei talenti sul mercato ed allo stesso tempo un posto dove desiderare di restare per mettere a frutto le proprie competenze ed affinare la propria esperienza: questi due elementi bastano per decidere di impegnarsi su questo obiettivo.
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