Employee Experience, cosa significa
Employee experience significa tutto per la tua azienda e per le persone che la compongono, quindi ha estremamente senso che tu voglia trovare dei modi per assicurarti che la loro esperienza sia positiva. Ma poiché l'esperienza dei dipendenti è così vasta e nebulosa, le aziende devono fare i conti con il fatto che l'esperienza non può essere gestita da una semplice strategia, ma va appunto determinata e quindi monitorata attraverso i dati in possesso.
Employee Experience
Definizione: l'Employee Experience incapsula ciò che le persone incontrano, osservano o sentono nel corso del loro percorso lavorativo all'interno di un'azienda.Negli ultimi anni, la comprensione e l'ottimizzazione dell'employee experience è emersa come una priorità chiave per le risorse umane e per gli imprenditori. Ma cosa intendiamo realmente quando parliamo di employee experience?
L'employee experience è certamente una visione espansiva della relazione tra individuo e azienda, a partire dal processo di candidatura fino al momento in cui lo stesso individuo lascia l'organizzazione. L'employee experience non è statica, ma piuttosto composta da diversi touchpoint che marcano l'intero journey del dipendente. Intervista, onboarding, formazione, exit, sono tutte tappe fondamentali dei ciclo di vita di un dipendente.
Jacob Morgan approfondisce ancora meglio la complessa natura dell'esperienza dei dipendenti, determinando cosa comprende l'employee experience, all'interno di tre ambienti di lavoro: culturale, fisico e tecnologico.
Cosa significa?
La cultura. Come si sentono i dipendenti quando sono all'interno di un'organizzazione, che è influenzata dalla struttura organizzativa, stile della leadership, compensi, benefit, etc...
Il fisico. Tutto ciò che può essere visto, udito, toccato come desk, sedie, mensa, hardware, etc...
La tecnologia. L'esperienza complessiva di tutti gli strumenti di cui un dipendente ha bisogno per svolgere il proprio lavoro, comprensivo di software, dispositivi mobili e computer.
Perché l'employee experience è importante?
Ogni fase del ciclo di vita dei dipendenti può rappresentare un'importante leva che influisce sulla cultura e sulle prestazioni. Chiedere feedback per ogni touchpoint aiuta le aziende a capire come stanno sostenendo i loro dipendenti.
Prendiamo ad esempio l'esperienza di onboarding. Questo touchpoint è un passo fondamentale per introdurre nuovi dipendenti alla cultura aziendale, oltre ad essere un'opportunità per conoscere i nuovi colleghi e strumenti che li aiuteranno ad avere successo. Se l'onboarding è veicolato bene, può aiutare i neoassunti a raggiungere il loro pieno potenziale più velocemente, mantenendoli più a lungo all'interno dell'organizzazione.
Per far decollare la tua employee experience, hai bisogno di una tabella di marcia
Maggiore coinvolgimento, maggiore fidelizzazione portano ad un'organizzazione più efficiente e in definitiva più redditizia. Questi sono tutti gli indicatori chiave (KPI) di un'employee experience vincente.Ad ostacolare il successo di una strategia di employee experience è la visione poco chiara di come raggiungere gli obiettivi prefissati. Molto spesso anche gli obiettivi designati soffrono di poca chiarezza e comprensione, e soprattutto di poca misurabilità.
Ad aiutarti a delineare e tenere traccia della tua strategia di employee experience ci pensa la nostra employee experience roadmap, che potrai scaricare continuando a leggere questo articolo.Utilizzando il nostro template potrai identificare rapidamente le lacune nella tua strategia e migliorare le singole attività HR che proponi.
Qualunque siano gli obiettivi prefissati, il kit proposto ti consentirà di ricreare visivamente un percorso chiaro di esperienza dipendente, allineando gli obiettivi di business con gli obiettivi HR.
Scopri il nostro prodotto sull'employee experience
Come definire un processo di employee experience
Qualsiasi esperto di marketing di prodotto dirà che uno dei fattori più importanti (anche più complessi) per raggiungere e sostenere il successo di un'azienda è comprendere la tipologia di cliente per il quale il prodotto è destinato, il famoso target di riferimento.Allo stesso modo, affinché la strategia di employee experience si concretizzi all'interno dell'organizzazione, è necessario innanzitutto conoscere le esigenze del proprio cliente target: i dipendenti.
All'interno del nostro blog abbiamo già discusso sulla mole di dati che, chi si occupa di HR possiede, ma oltre questo, non va sottovalutata l'importanza dell'elemento umano. La persona in quanto dipendente deve essere parte integrante della routine quotidiana, deve poter interagire con l'azienda e la stessa deve essere in grado di raccogliere gli output che provengono dalla forza lavoro.
Parla con i dipendenti
Le informazioni raccolte da conversazione aneddotiche, o davanti "la macchinetta del caffé" sono inestimabili. Potremmo definirle delle fonti di feedback informali che aiutano a convalidare i dati ufficiali, raccolti attraverso survey e feedback.
Crea la tua bussola strategica
Inizia con la stesura di una serie di principi che guideranno i tuoi sforzi e includeranno i risultati previsti. Questi principi ti permetteranno di comunicare "come" vuoi lavorare mentre costruisci l'employee experience della tua azienda.Raccogli i dati sul capitale umano della tua azienda da:
- Engagement Survey
- Questionari
- Exit Interview
- Candidature
Combina questi dati con quelli raccolti dai feedback informali; questa sarà la tua bussola strategica. Questo approccio combinato offre una prospettiva più olistica e assicura una concentrazione della roadmap esclusivamente verso i dipendenti.L'employee experience di un'azienda dovrebbe essere composta da questi punti:
- Cosa i dipendenti cercano di ottenere ogni giorno quando vengono a lavoro
- Allineamento dei dipendenti rispetto a ciò che l'azienda sta cercando di raggiungere (obiettivi aziendali)
- Le barriere o le sfide comuni nel raggiungimento di questi obiettivi.
Crea un'employee experience roadmap
Pensare e pianificare il tuo approccio
Prima di iniziare a sviluppare la tua roadmap, assicurati di essere certo di seguire il tuo "Polo Nord".Ecco i passaggi da completare prima di delineare la tua employee experience roadmap:
1. Crea i tuoi principi
Questi guideranno i tuoi sforzi e definiranno come vuoi implementare la tua strategia di employee experience.
2. Definisci i tuoi obiettivi (chiaramente!)
Definisci degli obiettivi misurabili ed utilizza dei KPI per monitorarli durante il corso del tempo.
3. Determina come misurerai il successo
Tenendo conto delle prestazioni relative ai KPI settati, è possibile orientare la nave nella giusta direzione, adeguare la rotta secondo necessità e calcolare il ROI complessivo di tutta l'iniziativa.
Cosa misurare (alcuni esempi):
- Tempo necessario per un'assunzione. Conosciuto come Time to hire.
- Fattore diversità dei nuovi assunti (età, genere, etc...)
- Tasso di accettazione dei candidati rispetto alle offerte di lavoro
- Tasso di rifiuto dei candidati rispetto alle offerte di lavoro
- Costo di assunzione medio per dipendente
- Numero di promozioni per trimestre (suddivise per dati demografici dei dipendenti)
- Durata media di un dipendente in azienda
- Tasso medio di rotazione del personale
- Costo medio del turnover dei dipendenti
- Entrate/risparmi medi generati per l'azienda per ogni dipendente
- Numero dei dipendenti che partecipano ad eventi legati alla cultura e alla mission dell'azienda
- Numero di dipendenti iscritti a programma organizzativi (ad esempio, welfare program o smart working)
Determina un punto di riferimento temporale
Per avere chiaro dove devi andare con la tua strategia di employee experience, devi scoprire quanto sono stati efficaci i tuoi sforzi. Determina la quantità media di tempo/sforzo speso per creare un'employee experience efficace. Utilizzerai queste metriche per determinare l'impatto che eventuali altre modifiche avranno sull'employee experience dell'organizzazione.
Adesso costruisci la tua roadmap e richiedi una demo gratuita!