Lunedì 8 febbraio, dalle 17.00 alle 18.00, Building Together: Fueling Human Leadership #WithCompassion.Un evento in live streaming su LinkedIn dedicato alla compassione. Vuoi partecipare? Basta un clic sulla pagina dell'evento.
Perché è importante pensare, parlare e agire #WithCompassion oggi?La sera del 9 marzo scorso, 11 mesi fa, in Italia veniva proclamato il lockdown. Il giorno dopo l’OMS dichiarava il Covid-19 una pandemia.11 mesi che hanno stravolto il nostro modo di concepire, costruire e curare le relazioni: quelle personali, quelle professionali.Hanno cambiato, forse per sempre, la nostra idea del lavoro, i suoi spazi e i suoi tempi. E l’aspetto più complicato di tutto questo è che ciascuno ha vissuto una sua propria battaglia personale, diversa da quella di chiunque altro: la possibilità di comunicare e condividere queste esperienze di è affievolita giorno dopo giorno.
Dall’ascolto alla compassione
C’è allora bisogno di un nuovo modo di approcciare le persone: come indicato dalla Harvard Business Review, il 2021 deve essere l’anno della compassionate leadership. La compassione – “la qualità di avere buone intenzioni e una reale preoccupazione per la salute degli altri”, proprio secondo HBR –deve diventare lo strumento e il carburante delle relazioni umane in azienda. Deve essere il punto di arrivo di un atteggiamento che parte dall’ascolto attivo e continuo delle persone, passa da una qualche forma di attivismo messo in pratica pubblicamente e si traduce in un modo di essere vicini, di collaborare e di produrre risultati in un modo migliore, più sostenibile e rispettoso della sfera personale del singolo.

La Matrice della Compassionate Leadership sviluppata da HBR[/caption]Proprio la Harvard Business Review aveva aperto al tema della compassione in azienda, in uno storico articolo del 2003 ancora attualissimo: Leading in times of trauma, dove accanto a diversi esempi di compassione applicata sul posto di lavoro si evidenziavano i risvolti positivi per il benessere delle persone e per i risultati aziendali, arrivando a proporre una matrice per misurare la compassione di un’organizzazione attraverso 4 fattori: Scope, Scape, Speed, Specialization.
Verso una Human-Centric Leadership
C’è quindi un’urgenza sempre più sentita sui tavoli dei decisori aziendali, dei professionisti delle risorse umane, dei leader del cambiamento e dell’innovazione e di chiunque abbia tutti i giorni la responsabilità delle persone: infondere le decisioni, i processi e le relazioni di compassione. E il primo elemento da cui partire è proprio quello della leadership.Come indicato da Josh Bersin, uno dei più influenti analisti globali nel campo del futuro del lavoro e delle risorse umane, quella della Leadership umano-centrica sarà uno dei trend più sentiti nel 2021.[caption id="attachment_7333" align="alignnone" width="706"]

Realizzare lo “shift” da una leadership business-centrica a una umano-centrica comporta passare dall’attenzione per gli obiettivi e l’allineamento all’attenzione per l’ispirazione e la connessione. Comporta un’evoluzione da un target a una visione, da un approccio che mette in equilibrio innovazione ed esecuzione a uno che li bilancia come due facce della stessa medaglia.
Mettere in azione il volto umano del dato
L’elemento umano diventa quindi fondamentale. Ma in questo nuovo mondo fatto di distanza, anche l’elemento umano ha bisogno di essere attivato tramite la tecnologia.Abbiamo visto come e quanto sia cambiato negli ultimi mesi l'approccio di ogni giorno alle persone: i sinceri “come state?”, quasi a voler colmare la distanza fisica e in questo una sentiment analysis del network aziendale può fare la differenza per aprire a un ascolto vero e per abilitare azioni concrete.Il dato applicato alle persone in azienda, sotto il nome di People Analytics, permette di individuare quali siano le persone più ingaggiate e che possono attivare una sincera compassione all’interno della rete-azienda; e quali sono invece quelle più in difficoltà, che si stanno perdendo e che hanno bisogno di essere ascoltate più da vicino. E quindi dati che permettono di prendere decisioni mirate, disegnare percorsi personalizzati per offrire a ciascuno il miglior contesto in cui restituire valore, anche in termini di produttività.
I dati sono un linguaggio e come tale possono essere usati in modo negativo e in modo positivo: in un momento in cui ci stiamo abituando a vedere gli aspetti più negativi della tecnologia, è necessario recuperare il suo aspetto più umano facendone uno strumento per attivare la compassione.